lunedì 31 gennaio 2011

La forza delle Donne

Oltre 40mila donne italiane (ma anche tanti uomini) hanno cambiato l'immagine del loro profilo su Facebook con quella di un grande personaggio femminile del passato o contemporaneo. Sta avendo un immenso successo la campagna "Donne dicono no. Questa settimana io sono..." lanciata su Facebook da qualche giorno e che sta contagiando viralmente decine e decine di migliaia di ragazze e donne della Rete. Un po' come successo per la foto sul profilo Facebook raffigurante un personaggio dei cartoni animati per la settimana per l'Infanzia, anche questa campagna web sta prendendo rapidamente piede.
"Vogliamo dire no alla compravendita e allo sfruttamento del corpo femminile - dicono le organizzatrici - . Cambiare la foto dei nostri profili su Facebook è un gesto che vuole affermare il nostro coraggio e intelletto rinfrescando la memoria storica di tutti".
Tra i personaggi più gettonati ci sono la politica e scrittrice Rosa Luxemburg, la pittrice Frida Kahlo, l'attrice Usa Frances Farmer. Tante scrivono: "Io sono la poetessa Alda Merini", "Io l'artista iraniana Shirin Neshat", la scrittrice francese Irène Némirovsky, la critica d'arte Carla Lonzi, l'attivista antifascita Dolores Ibarruri Gomez, la fotografa e attrice Tina Modotti, le cantante statunitense Janis Joplin e Joan Baez o Marie Curie, chimica e fisica polacca.
Diverse quelle che scelgono di omaggiare cambiando la loro foto del profilo Facebook con quella della scienziata Rita Levi Montalcini che ha detto che: "Il male assoluto del nostro tempo è di non credere nei valori". E ancora la scrittrice britannica Jane Austen,  la grande cantante lirica Maria Callas, la scrittrice francese George Sand, l'attivista statunitense afroamericana Rosa Parks, la scrittrice, traduttrice e partigiana italiana Joyce Lussu. Ma anche Emanuela Loi, la poliziotta di scorta uccisa nell'attentato al giudice Paolo Borsellino, o l'aviatrice Usa Amelia Earhart, ma anche la grande attrice italiana Anna Magnani che diceva: "Le rughe non si coprono ci ho messo una vita a farmele venire".
Un'ondata di foto femminili, spesso in bianco e nero, sta così invadendo le bacheche di migliaia di iscritti a Facebook per dire: "Io sono una donna, non sono un oggetto e dissento da tutto questo schifo. Come diceva la filosofa francese Simone de Beauvoir: una donna libera è l'esatto contrario di una donna leggera".
(da Net1News)

sabato 29 gennaio 2011

Scaletta Radioclash - Sabato 29.01.2011 - This is England

Such a Shame - Talk Talk
I am a ressurection - Codeine Velvet Club
The age of understatement - The Last Shadow Puppets
Firestarter - The Prodigy (ric. Federico)
L.s.f. (Lost Souls Forever) - Kasabian
Sit Down - James
Perfect Skin - Lloyd Cole and the Commotions
Sink or Swim - Bad Lieutenant
Sucrose - The Delgados
Alive (8 track Demo) - Oasis
The Lebanon - The Human League
Johnny Appleseed - Joe Strummer & the Mescaleros
Timeless Melody - The La's


venerdì 28 gennaio 2011

La Foresta di Robin Hood

LONDRA - Da Annie Lennox  a Vivienne Westwood: cento celebrita' si sono unite in un appello per salvare Sherwood, la foresta di Robin Hood, e le altre foreste del demanio britannico minacciate dalla privatizzazione. ''La vendita delle foreste e' un atto miope e incosciente'', hanno scritto i cento personaggi pubblici in una lettera aperta al governo di David Cameron, che l'anno scorso aveva ventilato la possibilita' di esplorare ''nuove opzioni di proprieta'' per le foreste demaniali. I cento firmatari dell'appello si sono riconosciuti nelle proteste della campagna "Save England's Forests", che si prefigge di imbarazzare Cameron, sbugiardandolo nella sua promessa di guidare il governo ''piu' verde'' nella storia della Gran Bretagna. La privatizzazione dei boschi demaniali e' osteggiata dalla maggior parte dei britannici. Il governo vuole venderne il 15 per cento delle foreste, per rastrellare fino a cento milioni di sterline. Possiamo andare avanti così? Robin Hood se ci sei batti un colpo.

giovedì 27 gennaio 2011

La memoria di ieri contro gli o/errori dell'oggi

I mostri esistono, ma sono troppo pochi per essere davvero pericolosi. Sono più pericolosi gli uomini comuni, i funzionari pronti a credere e obbedire senza discutere... Occorre dunque essere diffidenti con chi cerca di convincerci con strumenti diversi dalla ragione, ossia i capi carismatici: dobbiamo essere cauti nel delegare ad altri il nostro giudizio e la nostra volontà.
                                             Primo Levi "Se questo è un uomo"

martedì 25 gennaio 2011

Scaletta Radioclash - Martedì 25.01.2011

Freak out - Tapes'n Tapes
Heart of glass - Blondie
Safari disco club - Yelle
Next to you - The Police
Watching the detectives - Elvis Costello & the Attractions
Vaporize - Broken Bells
Police on my back - The Clash
Star sign - Teenage Fanclub
Wild Thing - Noa and the Whale
Is love - White Lies (disco della settimana)
Let's spend the night Together - David Bowie
Alla bellezza dei margini - Yo Yo Mundi (In ricordo di Tullia Zevi)
Pride - Living Colour
No pussy blues - Grinderman
Bones - The Killers
Fake plastic trees - Radiohead

Play by heart - Diamond Rings
Ship of promises - Villagers
Ruby red - Marc Almond
Come alive Diana - Eveything Everything
Red light - Wall of Voodoo
Feel good inc. - Gorillaz
The End - The Doors (sigla finale)

domenica 23 gennaio 2011

Stay tuned for more rock and roll

Negli anni siano state scritte infinite canzoni sul mezzo principe di diffusione e scoperta della musica, la radio. Canzoni rabbiose e innamorate, critiche e nostalgiche. Insomma un po' di tutti i tipi. Eccone un'elenco sommario:

  1. R.E.M. - Radio Free Europe
  2. Kraftwerk - Radio-Activity (disco)
  3. The Clash – Capital Radio
  4. The Replacements – Left Of The Dial
  5. Wall Of Voodoo – Mexican Radio
  6. Elvis Costello and The Attractions – Radio Radio
  7. Ramones – Do You Remember Rock’n’Roll Radio?
  8. Joy Division – Transmission
  9. The Velvet Underground – Rock and Roll
  10. The Modern Lovers – Roadrunner

sabato 22 gennaio 2011

Scaletta Radioclash - Sabato 22.01.2011 - Jukebox

Mind of a toy - Visage
Tears run rings - Marc Almond
On our own - Diamond Rings
Lungimiranza - Offlaga Disco Pax
Why can't  I - Big Eyes
Closer Now - Club 8
Where the street have no name (I can't take my eyes off you) - Pet Shop Boys
Viljan - Det Vackra Livet
At my Heels - Twin Shadow
Not Enough - J Mascis
Just like Heaven - The Cure

Not in love - Crystal Castles feat. Robert Smith

martedì 18 gennaio 2011

Scaletta Radioclash - Martedì 18.01.2011



Bigger than us - White Lies
My Kz, Ur Bf - Everything Everything
Samantha - Hole
Book of stories - The Drums
Yours for the taking - The Disciplines
L'idiota - Marlene Kunz
Freak out - Tapes'N Tapes
Methods of dance - Japan
Down By the water - The Decemberists (disco della settimana)
The Jean Genie - David Bowie
Better than love - Hurts
Nobody's Diary - Yazoo
Mr. E's beatiful blues - Eels
Death - White Lies (ric. Massimo)
Furr - Blitzen Trapper
1517 - The Whitest boy alive
Why can't I - Big Eyes
Modern Way - Kaiser Chiefs
Before I fall to pieces - Razorlight
Viljan - Det  Vackra Livet
Nodisco - Depeche Mode

lunedì 17 gennaio 2011

This is England (2006)

Luglio 1983, ultimo giorno di scuola. Il dodicenne Shaun è un ragazzo isolato, cresciuto in una sperduta cittadina di mare. Il padre è morto nella guerra delle Falklands. Tornando a casa, incontra Woody e i suoi amici skinhead che, contrariamente al loro aspetto minaccioso, gli appaiono simpatici ed educati. Gli skinhead accettano Shaun come uno di loro e lo aiutano a trovare due valori che gli sono sempre mancati: l'amicizia e i modelli maschili di riferimento. Con i nuovi amici, Shaun scopre un mondo di feste, il primo amore e la gioia di indossare gli stivali "Dr. Martens". Shaun incontra anche Combo, skinhead dichiaratamente razzista, più grande del gruppo, appena uscito dal carcere dove ha scontato una pena di tre anni e mezzo. Mentre la banda di Combo tormenta le minoranze etniche locali, Shaun vive invece intensamente la fase di passaggio adolescenziale che lo aiuterà a crescere...

sabato 15 gennaio 2011

Scaletta Radioclash - Sabato 15.01.2011 - Wikimusic CBGB

See no evil - Television
You're gonna kill that girl - Ramones
Psycho Killer - Talking Heads
Ghost Rider - Suicide
Distant fingers - Patti Smith
Walk on the wild side - Lou Reed
Street Waves - Pere Ubu
Roxanne - The Police
Enjoy the Silence - Depeche Mode (ric. Marcello)
Bastards of Young - Replacements
London girl - The Jam (to Sara)
Ruby Soho - Rancid
The answer - Bad Religion
Can't stand me now - The Libertines

venerdì 14 gennaio 2011

Devid

Il piccolo Devid Berghi, nato povero poco prima di Natale e dimesso dall’ospedale il 29 dicembre, era stato trascinato per le strade fredde dai suoi genitori. Il neonato è morto per il freddo a Bologna. Cosa dobbiamo pensare? Cosa ha portato  i bolognesi a dimenticare la propria storia ed a stemperare la loro passata ospitalità?  Forse è vero come qualcuno afferma che: " Come molte giunte italiane anche Bologna ha da tempo una classe politica scollegata dai cittadini, dai problemi reali, dagli ideali, interessata soprattutto agli affari economico-finanziari, preoccupata dei bilanci e del potere politico. Da tempo a Bologna, come in molti altri comuni italiani, gli amministratori hanno asservito il bene comune ai poteri forti, dimenticando i bisogni di solidarietà." Può darsi. Dobbiamo però chiederci cosa stiamo vivendo e cosa abbiamo perso, prima di immaginare come andare avanti oltre la nostra esistenza personale. Bisogna trovare nuove energie per ripensare una città  migliore. Bisogna mettere in gioco le nostre energie.

giovedì 13 gennaio 2011

Scaletta Radioclash - Giovedì 13.01.2011

Goodbye Night - Bishop Morocco
Lucky Man - The Verve (to Gibbo)
Final Form - Everything Everything
Time to get away - Lcd Soundsystem
My plants are dead - Blonde Redhead
Charlotte sometimes - The Cure
I am the Resurrection - Stone Roses

Time for Heroes - The Libertines (ric. Giorgio)

Ambling Alp (Live) - Yeasayer
Sister Midnight (Live) - Iggy Pop
Salomè ( Zooromancer Remix) - U2
Dead Souls - Joy Division (ric. Luca )
October - Broken Bells
We used to wait - Arcade Fire

Undercover Martyn - Two Door Cinema Club
Will it be this way forever? - The Courteeners
You can't hold the hand of a rock and roll man - Okkervil River

Moves - The New Pornographers
Ruby Soho - Vampire Weekend
O Valencia - The Decemberists
Grace - Jeff Buckley
All mine - Portishead
Raoul - The Automatic

Know your rights - The Clash

mercoledì 12 gennaio 2011

Il disco del mese di gennaio

Everything Everything è un quartetto di Newcastle. L’album di debutto è opera meritevole ma come la maggior parte dei prodotti che si ostinano a mantenere intatta la propria riconoscibilità british, "Man Alive" offre un sound hi-tech.
La band indica Steve Reich e Beyoncé, Bloc Party, Friendly Fires, e andando più indietro sul post-rock geometrico e estatico di Long Fin Killie e Stereolab fra le proprie influenze. Li spacciano per la risposta ai Foals. Non fidatevi: gli Everything Everything sono molto, molto di più.
Se volete ascoltare qualcosa di diverso eccovi serviti.

martedì 11 gennaio 2011

Radio Antenna 1 Scaletta Radioclash - Martedì 11.01.2011

No surprises - Radiohead
The view from the afternoon - Artic Monkeys
I wanna be adored - The Stone Roses
Starlight - Muse
Within you without - The Beatles
Last nite - The Strokes
Tempi Bui - Ministri ( al Vibra il 14.01.2011)
Blow it Up - The Vaccines
Landscape at speed - The Shearwater
That day - Villagers
Common People - Pulp
Five years - David Bowie
Temple of love - The Sister of Mercy
Bigger than us - White Lies
I'm a pilot - Fanfarlo
Discoverer - R.e.m
You Know me? - Tying Tiffany (al Vibra il 04.02.2011)
Slip Inside This House - Primal Scream (ric. Marcello in memoria di Soonek Max Dj)
We danced together - The Rakes
Dear sons and daughters of hungry ghosts - Wolf Parade
Call me - Franz Ferdinand
Ten feet tall - Xtc
The End - the Doors (sigla finale)

sabato 8 gennaio 2011

Scaletta Radioclash - Sabato 08.01.2011 - David Bowie Vs Mick Karn

Yassassin (Turkish for : Long Live) - David Bowie
The man who sold the World - Nirvana
Cantonese Boy - Japan
The blind house - Porcupine Tree
Vienna - Ultravox
All you need is now - Duran Duran
Madder Red - Yeasayer
Time Machine - Brother
Money - Pink Floyd (ric. Massimo)
La faccia di Briatore - Ministri (al Vibra (Mo) il 14.01.2011)

C’è la Old Wave, c’è la New Wave e c’è David Bowie - Buon Compleanno David


Il Duca Bianco della musica pop nasce a Brixton l’8 gennaio  e sin da piccolo muove i suoi passi nella musica, frequentando prima il coro della chiesa di St. Mary, e poi la Bromley Technical School. A metà degli anni sessanta, dopo le prime interviste  radiofoniche, cambia il nome da David Jones a David Bowie, per evitare confronti con il leader dei The Mokees, ed ottiene il vero successo con il brano “Space Oddity”, colonna sonora ufficiale della BBC per i primi passi dell’uomo sulla luna, nel 1969. È proprio dallo spazio che trae l’ispirazione per il suo alter ego, Ziggy Stardust, e per lo stesso motivo viene scelto per “L'uomo che cadde sulla Terra” (1976) di Nicolas Roeg. Il musicista mostra un grande talento anche nella recitazione. Ricordiamo: “Christiane F. - Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino” (1981) di Ulrich Edel; “Miriam si sveglia a mezzanotte” (1983) di Tony Scott; “Furyo“ (1983) di Nagisa Oshima; “Tutto in una notte” (1985) di John Landis ed “Absolute Beginners” (1986) di Julien Temple. Nel  2004 si ritira dalle scene per sottoporsi ad un intervento al cuore. Ti aspettiamo. Grazie di esistere.

venerdì 7 gennaio 2011

Unità Nazionale

Sono iniziati oggi i festeggiamenti per il 150° anniversario dell'unità nazionale. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha aperto le celebrazioni, che coincidono con quelle dell'anniversario della bandiera tricolore, a Reggio Emilia, consegnando ai sindaci delle tre città che sono state capitali italiane, Torino, Firenze e Roma,  la copia del primo tricolore. Facciamo nostre le parole del Presidente della Repubblica : 
“E tanto meno è retorica il recuperare motivi di fierezza e di orgoglio nazionale : ne abbiamo bisogno, ci è necessaria questa più matura consapevolezza storica comune, anche per affrontare con l'indispensabile fiducia le sfide che attendono e già mettono alla prova il nostro paese, per tenere con dignità il nostro posto in un mondo che è cambiato e che cambia. Ne hanno bisogno anche i ragazzi delle Forze Armate che portano la nostra bandiera, rischiando la vita, in impervi teatri di crisi.”


Modena, danneggiata la stele in ricordo della Shoah - Promemoria

"Un gesto inqualificabile di razzismo e di disprezzo, concepito da qualche mente delirante che ignora la storia e i principi della civile convivenza". E' durissimo il giudizio del sindaco di Modena Giorgio Pighi sulla distruzione della lapide ricorda le vittime dei campi di sterminio nazisti.

Questo la fredda cronaca. Ricordiamo, per i pochi che non lo sapessero, cosa è stata questa tragedia.
Nella parola Shoah, voce biblica che significa “catastrofe, disastro”, è implicito che quanto è accaduto non ha alcun significato religioso, contrariamente a ciò che richiama il termine olocausto, spesso usato, che rinvia a un’idea di sacrificio di espiazione. La Shoah è piuttosto un genocidio, ovvero un’azione criminale che, attraverso un complesso e preordinato insieme di azioni, è finalizzata alla distruzione di un gruppo etnico, nazionale, razziale o religioso.
Ben sei milioni di ebrei (secondo fonti tedesche), giovani, vecchi, neonati e adulti, furono uccisi dalla violenza nazista. Senza contare Slavi e Polacchi, Rom, Dissidenti tedeschi, Comunisti, Omosessuali, Testimoni di Geova e Pentecostali

giovedì 6 gennaio 2011

Nick Cave - il Poeta Australiano

The Weeping Song

Vai, figliolo, scendi nell'acqua
e guarda le donne che piangono lì
poi và sulle montagne dove
ci sono gli uomini, anche loro piangono

padre, perchè tutte le donne piangono?
stanno piangendo per i loro uomini?
e poi perchè tutti gli uomini stanno piangendo?
stanno piangendo in risposta a loro?

questa è una canzone del pianto
una canzone nella quale si piange
mentre tutti gli uomini e le donne dormono
questa è una canzone del pianto
ma io non piangerò per molto

padre, perchè tutti i bambini piangono?
stanno solo piangendo, figliolo
ah, stanno semplicemente piangendo, padre?
si, il vero pianto ancora deve venire per loro

questa è una canzone del pianto
una canzone nella quale si piange
mentre tutti gli uomini e le donne dormono
questa è una canzone del pianto
ma io non piangerò per molto

oh padre, dimmi, stai piangendo?
il tuo viso sembra bagnato al tocco
oh padre, mi dispiace così tanto
non avrei mai pensato di
poterti ferire così tanto

questa è una canzone del pianto
una canzone nella quale si piange
mentre cerchiamo di addormentarci
questa è una canzone del pianto
ma io non piangerò per molto
ma io non piangerò per molto
ma io non piangerò per molto
ma io non piangerò per molto

In onda

In onda :
Sabato dalle 12 alle 13
Martedì dalle 18 alle 20



oppure in streaming su http://www.radioantenna1.com/

Scomparso Mick Karn

Il 4 gennaio si è spento nella sua casa di Londra Mick Karn, una delle figure più tipiche (con le sue sopracciglia rasate e i suoi abiti squadrati) e influenti (con il suo gommosissimo basso fretless) della new wave, prima nelle fila dei Japan di David Sylvian. Da un anno circa aveva scoperto di essere gravemente malato di cancro... . Cdj

Perchè radioclash?

Questo spazio vuole essere uno strumento per divulgare. La musica al primo posto ma anche tutto quello che ci circonda. Cdj

Recensione Mostra CCCP / Reggio Emilia

Quadratische Köpfe   Il 14 ottobre 2023 a pochi giorni dall’inaugurazione mi sono recato a Reggio Emilia per visitare la mostra FELICITA...