"Un gesto inqualificabile di razzismo e di disprezzo, concepito da qualche mente delirante che ignora la storia e i principi della civile convivenza". E' durissimo il giudizio del sindaco di Modena Giorgio Pighi sulla distruzione della lapide ricorda le vittime dei campi di sterminio nazisti.
Questo la fredda cronaca. Ricordiamo, per i pochi che non lo sapessero, cosa è stata questa tragedia.
Nella parola Shoah, voce biblica che significa “catastrofe, disastro”, è implicito che quanto è accaduto non ha alcun significato religioso, contrariamente a ciò che richiama il termine olocausto, spesso usato, che rinvia a un’idea di sacrificio di espiazione. La Shoah è piuttosto un genocidio, ovvero un’azione criminale che, attraverso un complesso e preordinato insieme di azioni, è finalizzata alla distruzione di un gruppo etnico, nazionale, razziale o religioso.
Ben sei milioni di ebrei (secondo fonti tedesche), giovani, vecchi, neonati e adulti, furono uccisi dalla violenza nazista. Senza contare Slavi e Polacchi, Rom, Dissidenti tedeschi, Comunisti, Omosessuali, Testimoni di Geova e Pentecostali
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